Dolore pelvico e disturbi legati al ciclo mestruale

la dismenorrea

Ciclo e workout

Amo allenarmi ma nella mia esperienza sportiva, sia amatoriale che agonistica, ho dovuto sempre combattere con disturbi legati al ciclo mestruale che inficiavano sia le mie prestazioni che la qualità di vita. Consideravo ingiusto limitare le mie attività per 4/6 giorni al mese. Sebbene l’attività fisica sembri indicata poiché favorisce il rilascio di endorfine e serotonina, la scelta di non effettuare la mia seduta in palestra ha sempre prevalso.

Tra il 40% e il 70% delle donne in età fertile soffrono di tali disturbi che vengono chiamati con il termine medico “ dismenorrea”. In assenza di una eziologia (causa) ben precisa si parla di dismenorrea primaria.

Nella dismenorrea secondaria, invece, i sintomi sono dovuti a patologie dell’apparato riproduttivo, come l’endometriosil’adenomiosifibromi uterini, infezioni o stenosi della cervice uterina.

Ciclo e workout

Sintomi

La dismenorrea è caratterizzata da un dolore di tipo crampiforme e colico che colpisce la zona pelvica. La sintomatologia dolorosa può estendersi alla colonna lombare, zona sacrale, inguine, arti inferiori e si può associare a nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa ed episodi diarroici, gonfiore addominale, stanchezza.

Numerosi studi clinici hanno dimostrano una relazione tra dismenorrea e un’aumentata sintesi e rilascio di prostaglandine nell’endometrio e/o nel miometrio al momento del flusso mestruale, un’alterata regolazione della ciclossigenasi(COX) e della prostanoidosintetasi con conseguente aumento di tono e di ampiezza delle contrazioni uterine e riduzione di apporto sanguigno all’organo, condizione certamente responsabile del dolore crampiforme.

Nella patogenesi della dismenorrea primaria possono inoltre intervenire: le prostacicline, il cui calo può provocare vasocostrizione delle arterie uterine con relativa ischemia e dolore, un aumentato livello di leucotrieni in grado di determinare un aumento dell’attività contrattile uterina, di trombossano e di PAF (fattore attivante le piastrine). Anche gli ioni calcio partecipano alla modulazione della funzione contrattile dell’organo.

Sintomi della dismenorrea

Diagnosi

Viene effettuata dallo specialista medico ginecologo attraverso la visita clinica ed esami strumentali come ecografia, risonanza magnetica.

Trattamento

La scelta terapeutica viene fatta in base a:

  • intensità dei sintomi
  • età
  • desiderio o meno di contraccezione
  • valutando i vantaggi e gli svantaggi che ciascun trattamento comporta

I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) rappresentano la terapia farmacologia di elezione.

Efficaci sono gli estroprogestinici (pillola) il cui meccanismo d’azione si basa sulla soppressione dell’ovulazione, che si accompagna ad atrofia endometriale, diminuita produzione di prostaglandine, riduzione del flusso mestruale e conseguente diminuzione dell’intensità delle contrazioni muscolari e del dolore di origine miometriale.

Utili nella dismenorrea primaria risultano anche terapie non farmacologiche come l’Osteopatia, l’agopuntura, la TENS, integrazioni con vitamina B1, B6, E, il magnesio e il Ca

Osteopatia e dolore pelvico

Numerosi sono in letteratura gli studi che correlano i benefici del trattamento manipolativo osteopatico nei disordini del ciclo mestruale e di quanto esso possa essere utile nel miglioramento della qualità di vita delle donne e nella riduzione dell’uso di farmaci.

I punti di forza del trattamento risiedono nella vasta gamma di tecniche che dal punto di vista funzionale agiscono sui blocchi muscolo-scheletrici, sul diaframma, sul pavimento pelvico, sul sistema gastro-intestinale, sul sistema neuro-vegetativo.

Osteopatia e dolore pelvico
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